Milano, 25 Maggio 2013
Gent.mi tutti,
il Seminario: “Libertà di insegnamento, libertà educativa delle famiglie, diritto all’apprendimento degli allievi” con l’adesione delle Associazioni Lombarde settore scuola (Fidae, Fism, Amis Fism Milano Monza Brianza Age, Agesc, Foe, Cdo, Comitato politico scolastico, Diesse, Ucim, Aimc, Arcidiocesi di Milano) è stato uno spazio di tempo prezioso per fare il punto dei passi compiuti e definire così quelli futuri.
Il confronto è avvenuto in un clima di rispetto e cordialità, diremmo anche di amicizia che ci vede insieme da mesi ormai, guidati dalla speranza che, attraverso la chiarezza e la rilettura scevra da qualsiasi individualismo e protagonismo, possiamo porci al servizio della res-publica individuando “nuove modalità” e “nuovi percorsi”, affinché anche in Italia come ormai avviene nel resto d’Europa (da lunghi decenni) la famiglia Italiana possa scegliere come e dove educare i propri figli esercitando un diritto antico che nasce con l’uomo. Diritto ad oggi che, seppur riconosciuto dalla nostra legislazione, resta non esercitabile.
A questo diritto si lega il pluralismo educativo che solo attraverso uno Stato garante e custode dei diritti dei cittadini potrà trovare la sua espressione più vera.
Occorre dunque un sistema scolastico di Istruzione che, fondandosi sulla scelta educativa della famiglia, attraverso un pluralismo educativo, vede lo Stato custode e garante, capace di investire nella formazione, nella cultura, nelle professionalità, per riportare l’Italia agli anni in cui era capace anche di precorrere l’Europa, che soltanto nel 1984 parlava di libertà di scelta educativa alla famiglia e di pluralismo educativo, principi che la nostra Costituzione già aveva ben pronunciati agli art. 3/30/33.
Questi temi ci vedono in sinergia, in modo da considerare i temi dell’autonomia, della sussidiarietà, dell’Europa come percorsi che ci aiuteranno a risalire
sino a monte, da dove l’ingiustizia sociale perpetuata verso la famiglia italiana ha prodotto a valle ciò che vediamo verso la scuola italiana: pregiudizi, disinformazione, spreco, tagli, professionalità lese e non riconosciute.
Il nostro impegno è a favore della scuola pubblica, costituita di diritto e di fatto dalla scuola pubblica statale e pubblica paritaria come ha ben evidenziato l’Onorevole Elena Centemero, coordinatore nazionale PDL Scuola, Università Ricerca e Cultura, membro I commissione Affari Costituzionali, e VII commissione Cultura, Scienza e Istruzione.
Abbiamo avuto il dono di una presenza cosi delicata e attenta al cittadino che rimanda alla politica pura, quella che si pone al vero servizio della res-publica. Siamo stati sin da subito grati all’onorevole per il suo intervento, per la semplicità di chi sa accorciare le distanze superflue fra le Istituzioni e i cittadini.
Siamo certi cosi che questo è il tempo favorevole ove ciascuno di noi come “cittadino”, ponendosi in un dialogo franco e vero con le Istituzioni, potrà contribuire a risollevare la nostra Nazione, ridandole speranza, oltre i tempi difficili.
In questa determinata azione comune non difendiamo interessi “di parte” e desideriamo custodire e perseguire la tutela di un diritto che ci supera e che non è di esclusiva di nessuno di noi, perché è della famiglia di ieri, di oggi, di sempre, in uno Stato che ci vede protagonisti corresponsabili.
Il nostro ringraziamento va a quanti ci accompagnano, ci sostengono e ci danno la speranza certa che la nostra Nazione ha risorse umane e politiche positive, che sanno porsi al servizio di un bene comune ma che hanno anche bisogno del sostegno dei cittadini.
Solo cosi potremo maturare un pensiero comune per un bene pubblico. Già domani lunedì 27.05.2013 saremo in Regione Lombardia, partecipando al tavolo permanente sulla parità istituito dall’Assessore Valentina Aprea, che ringraziamo.
I segni sono tanti. A volte penso che quando ci si accorge che l’esterno non può essere cambiato, e si ha il coraggio di cambiare noi, il miracolo avviene.
Quindi non scoraggiamoci, perché come ci diceva Falcone - il mio modello negli anni dell'univeristà - "chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana".
Alleghiamo il Comunicato SCUOLA: CENTEMERO, SOSTERREMO MINISTRO IN RICHIESTA RISORSE (ANSA) - ROMA, 25 MAG.
Con i più cari saluti e profonda gratitudine sr Anna Monia