E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
Corriere della Sera del 29.12.2013. Si segnalano due passaggi interessanti:
a) "L'aumento degli importi per le scuole non riguarda solo quelle private ma tutte quelle non gestite dallo Stato ..." Difatti se nella scuola pubblica gestita dallo Stato la Tarsu prima e la Tares oggisi calcola sul numero degli allievi, nelle scuola pubblica paritaria si calcola sui mq. Una disparità che giustifica gli aumenti decuplicati seppur priva di alcun fondamento costituzionale. Non resta - così - che il rimbalzo delle responsabilità non potendo: a) smentire i principi fondanti uno Stato di diritto, gli studenti sono tutti uguali, la costituzione riconosce la responsabilità educativa alla famiglia da esercitarsi in un pluralismo educativo; b) né tanto meno compiere scelte coraggiose, di diritto.
b)"Palazzo Marino ha comunque preso provvedimenti: Per aiutare le scuole paritarie abbiamo deciso di considerare le mense non come locali ristorante ma come scuola, compensando almeno in parte la cifra."
Un passaggio significativo questo che se confermato rappresenta certamente un passo che ricolloca la questione nei termini corretti.
Piccoli passi che confermano come una azione culturale seria e congiunta al servizio della Res-Publica renderà possibile quello che restail “punto di non ritorno”, rispetto all’istruzione pubblica:la Buona Scuola Pubblica è statale e paritaria;la Famiglia arriverà ad esercitare il proprio assoluto diritto di scelta senza vincoli economici, in quanto già è contribuente del Fisco; l’interazione tra scuole pubbliche statali e pubbliche paritarie porterà ad una seria definizione delle rispettive mission e dei rispettivi piani dell’offerta formativa, a tutto vantaggio del diritto di scelta delle famiglie, della crescita educativa dei singoli e pertanto della società.