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Incontro del 16 maggio 2013

Raduno annuale all’insegna della solidarietà per le scuole cattoliche della provincia di Brescia, giovedì 16 maggio. L’hanno organizzato in tandem la FIDAE e l’AGeSC anche per venire in aiuto all’Istituto paritario Sacro Cuore di Carpi, fortemente danneggiato dal terremoto dello scorso anno.

Il vescovo di Brescia monsignor Luciano Monari, affiancato dal vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina, ha celebrato la santa Messa, in una cattedrale gremita di ragazzi, genitori, insegnanti e dirigenti delle diverse scuole cattoliche. Presenti anche 31 alunni di due classi delle Primarie della cittadina emiliana, con alcuni insegnanti e genitori. Al termine dell’Eucarestia sono stati consegnati al preside, prof. Franco Bussadori, 13.000 Euro come contributo al ripristino della sua scuola. Commosso il suo ringraziamento: “Oggi la nostra parola d’ordine è grazie! In questo periodo abbiamo trovati tanti amici che si sono fatti a noi vicini, molti neanche li conoscevamo. In particolare gli amici dell’Agesc di diverse province: sono stati meravigliosi con le loro numerose donazioni. Sono rimasto commosso di queste manifestazioni di solidarietà, voglio esprimere tutta la mia gratitudine anche perché sono occasione per educare i nostri ragazzi e tutti noi al dono gratuito e al servizio disinteressato per gli altri.”

La celebrazione eucaristica è iniziata puntuale, nonostante il tempaccio che ha causato molti ritardi negli arrivi. Il presidente Agesc provinciale Sirio Bellini ha rivolto un indirizzo di saluto al vescovo, agli ospiti e a tutti i presenti: “È davvero bello essere qui oggi, riuniti nella nostra Cattedrale, a celebrare insieme questa Eucarestia. Ragazzi e bambini, maestri e professori, religiosi e personale della scuola, insieme ai pastori della nostra diocesi e ai genitori della scuola cattolica, vogliamo tutti insieme dare testimonianza di unità e di appartenenza forte. Questa grande famiglia della scuola cattolica è per noi una seconda casa.” E ha aggiunto: “Accogliamo qui oggi anche i nostri amici della Scuola del Sacro Cuore di Carpi: dopo un anno dal sisma che li ha messi a dura prova, li sentiamo vicini come fratelli in una stessa famiglia. Vogliamo porgere loro un piccolo segno di amicizia e di aiuto, concretizzato in quanto abbiamo raccolto grazie a tutti voi. Lo porgiamo con grande semplicità e affetto.”

Il vescovo Munari nell’omelia ha ricordato la preghiera di Gesù perché tutti i credenti siano una cosa sola e ha augurato ai presenti di testimoniare nella vita la bellezza di Dio. Al termine del rito ha consegnato a tutti i dirigenti delle scuole cattoliche “il cero della fede”, come “mandato” per il loro importante servizio ecclesiale.

Di seguito suor Alba Comolatti, delegata provinciale Fidae, ha ringraziato, a nome dell’associazione, tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa e la condivisione dell’Eucarestia. “La scuola cattolica – ha detto –desidera essere un luogo di cultura e di umanizzazione, secondo quei principi evangelici che devono caratterizzare il cammino della persona; il nostro operato al suo interno non è un lavoro qualunque, ma una missione.”

È toccato al vescovo di Carpi, mons. Cavina concludere, visibilmente commosso, la bella cerimonia. Ha svolto tre brevissimi pensieri: al vescovo e ai sacerdoti ha detto: “Amate la vostra cattedrale! So io cosa vuol dire non averla più a disposizione dopo un terremoto. Ho sperimentato in questo anno — ha aggiunto – cosa significa essere mendicanti, stendere la mano per riceve aiuto. Ma ho trovato tanti fratelli nella fede che ci sostengono. Anche questa giornata piovosa è illuminata dal vostro amore e dalla vostra generosità.”

E ha chiuso dicendo: “Il vero terremoto è quello che avviene dopo la distruzione materiale, cioè il terremoto interiore, spirituale, che spezza l'anima e il cuore. Abbiamo bisogno estremo di persone che vengano a consolare tanti cuori affranti. L'aiuto grande che date a questa scuola è l'aiuto per ricostruire il futuro della nostra diocesi e della nostra patria.”

Al termine, come accennato, la consegna dell’assegno al preside della scuola del Sacro Cuore di Carpi e poi – per i vescovi, gli amici di Carpi, i dirigenti Agesc e Fidae, nonché alcuni insegnanti – il pranzo presso il Centro Paolo VI. Nel pomeriggio gli ospiti emiliani hanno visitato la città, partecipando anche alla partenza della Mille Miglia.

“La nostra scuola – che va dal nido-primavera alle Medie – è stata colpita seriamente nei due terremoti del 20 e 29 maggio, al complesso oratoriale carpigiano di grande valenza sociale. I danni sono stati elevati, l’ala ovest dove ci sono le elementari e le medie è già stata ripristinata, grazie ad altre donazioni, abbiamo potuto anche montare lavagne interattive. Le altre ali devono ottenere il placet della Sovrintendenza e quindi necessitano di tempi burocratici più lunghi.

Oggi la parola d’ordine è “grazie”, in questo periodo avviamo avuto moti che si sono fatti vicini, molti neanche li conoscevamo. In particolare gli amici dell’Agesc che sono stati meravigliosi, ci hanno fatto molte donazioni. Sono diventato amico di tante persone. Sono rimasto commosso per queste manifestazioni di solidarietà, voglio esprimere tutta la mia gratitudine anche perché occasioni come queste sono l’educazione per i nostri ragazzi e tutti noi al dono gratuito e al servizio disinteressato per gli altri.

Sperando che non dobbiamo mai contraccambiare.”

 
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di don Giorgio Zucchelli 
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